Coltivazioni
I terreni a disposizione dell’azienda hanno delle caratteristiche agronomiche molto specifiche che prevedono il ricorso ad un piano di meccanizzazione adeguato.
Ciò allo scopo di poterne mantenere nel tempo le condizioni di fertilità chimico-fisica e microbiologica essenziali a perpetuare i cicli produttivi.
I terreni argillosi, infatti, hanno la peculiarità di alternare due stati opposti essere cioè, troppo “bagnati” o troppo “secchi”.
Abbiamo, quindi, dovuto imparare il giusto modo di lavorare le nostre terre per dare luogo ad un sistema interattivo uomo-ambiente in grado di
cooperarare per l’ottenimento del medesimo scopo: produrre in modo ecologico, alimenti sani e nutrienti.
A tale scopo si fa ampio ricorso a
rotazioni lunghe almeno sessennali in grado di garantire ai singoli appezzamenti di terreno i giusti tempi di riposo, dopo aver sostenuto
la coltivazione dei cereali antichi e minori focus della nostra attività produttiva.
Nel corso degli ultimi 15-20 anni, infatti, ci siamo
dedicati alla rimessa in produzione di specie di cereali minori dotate di una grande rusticità e di taglia alta, come il farro dicoccco e
monococco, lo Spelta, l’Avena Bianca ed alcuni grani duri di interesse pastificatorio.
Tali specie, naturalmente molto esigenti in termini di nutrienti,
sono alternate alla coltivazione delle leguminose foraggere e di quelle da granella destinate sia alle filiere food, che feed come i ceci, le lenticchie,
le cicerchie, i fagioli, il favino nero e bianco. Le leguminose, come è noto, hanno il grande pregio di organicare l’azoto atmosferico mediante la
simbiosi radicale con alcuni batteri specifici.
Ciò arricchisce il suolo di azoto, rimpinguandone le scorte e struttura il terreno, mediante
l’azione esercitata direttamente sul terreno dalle radici. L’alternanza delle coltivazioni, inoltre, aiuta il mantenimento e la promozione
della biodiversità andando a “complicare” il sistema colturale in atto.